Formazione scolastica minima, e due o tre calci in culo, disfare valige già vuote, questo è il futuro.
Dinamiche artistiche incerte e welfare sociale, mentre cresce il rischio che arrivi merda a palate.
Anni e anni di evoluzione ci hanno trasformato in tante formiche operose inneggianti il mercato.
Rimanere fuori dalla macchina produttiva, fotogrammi a colori d’illogicità creativa.
Tafferugli giù in strada ed attività sovversiva, rimedi ingloriosi alla stupidità, creatina.
Generazioni deboli e sterili, cantava forte Umberto, forse sono più generazioni perse in mezzo al deserto.
Non si conosce il futuro e dal passato non si riesce ad imparare, i popoli si chiedono ancora “da che parte dobbiamo stare?”
Raggirati dalla finanza e violentati dalle banche, nasce anche dalla politica la voglia che tutto vada in fiamme.
Anni di progresso e cibo in scatola in cucina, trasparenze intime ed acidità di mattina.
Rivoluzioni prive di capacità lenitiva, il vero problema è chi ci salverà dalla regina. Dalla Cina.
Presagi neri dal futuro, calendari eretici, niente giorni segnati di rosso, lavorare a credito.